mercoledì 23 febbraio 2011

Cosmetici Fai-da-te: Saponi e shampoo

Ebbene mie erboriste "in erba" oggi ci facciamo belle da sole. Ho molte ricette, ma le posterò un po' per volta.
Ci tengo a dirvi due cose: queste ricette sono frutto di anni di ricerca, molti sono gli autori di queste chicche e non sono riuscita a provarle tutte.
La seconda cosa importantissima è che prima di proverle su di voi dovete andate a rileggervi questo link sulle avvertenze. Non date per scontato che una cosa naturale fa bene per forza a tutti.


Saponi
Ecco il metodo di base per realizzare una saponetta con il sapone vegetale in scaglie: il risultato potrà essere personalizzato con la scelta degli altri ingredienti (essenze e coloranti) e l'uso di stampi diversi (metallo, plastica o silicone). Se non avete degli stampi a portata di mano, usate la carta alluminio o la pellicola da cucina.

Procedimento base n. 1
150 g. di sapone vegetale in scaglie (si trova facilmente in drogheria, ma potete anche riciclare qualche vecchia saponetta consumata - W l'economia)
115 g. di acqua
olio essenziale a scelta* (facoltativo per le saponette riciclate)
colorante alimentare a scelta (facoltativo)
Scaldate a bagnomaria 150g. di sapone vegetale in scaglie, aggiungete l'acqua e amalgamate bene il composto.
Aggiungete alcune gocce di colorante e di olio essenziale a scelta.
Amalgamate bene il composto con un cucchiaio di legno e riempite lo stampo.
Livellate la saponetta con una spatola ed eliminate dai bordi l'eccesso di sapone e lasciate asciugare.
Oltre all'acqua si può aggiungere il succo di limone o di arancio.

*Quando parlo di olii essenziali, intendo sempre questo.

Ed ecco qualche suggerimento: utilizzate le spezie: sono prufumatissime e hanno tante proprietà. Inoltre sono proprio sceniche! Per sapere quali proprietà ha una spezia o se volete sapere qual'è la spezia che più si addice alla vostra pelle, scrivetemi!
Per le forme potete utilizzare di tutto: gli stampini per i dolci, per il bricolage, insomma tutto ciò che ha una forma particolare o adattabile.

Procedimento base n. 2
Un altro sistema è quello in cui si usa la glicerina. Si compra nei negozi di bricolage oppure potete usare qualche saponetta di glicerina trasparente e sbriciolarla prima di scaldarla.
Si possono fare delle belle saponette trasparenti e metterci dentro le spezie, ad esempio.
Queste saponette si realizzano rapidamente e il risultato è veramente sorprendente: la superficie è liscia il colore lucido, trasparente e brillante.

Mettete a scaldare la glicerina a bagnomaria e, come prima, aggiungete l'olio essenziale che preferite e/o un colorante a vostra scelta. Poi, sempre a piacere, fiori o spezie. Dopodiché tutto nello stampo!
Per un effetto scrub nell'impasto aggiungete semi di finocchio, semi di papavero o cardamomo (profumatissimo).

Sapone al miele
Sapone di glicerina di colore neutro
Coloranti rosso, giallo, arancione
1 cucchiaino di miele liquido
Essenza per saponi all'arancia o al limone
Per ogni colore che avete scelto scaldate e preparate il sapone come sopra. Se poi trovate degli stampi a forma di favo o di ape...

Saponette alla fragola
200 gr di sapone in scaglie
acqua distillata (quella per il ferro da stiro va benissimo e costa poco, oppure l'acqua alle rose per il viso o ancora l'acqua d'arancio che si usa in cucina)
qualche fragola
colorante rosso per alimenti o per sapone
olio essenziale alla fragola
Frullate bene le fragole e filtrate il succo ottenuto, potete aggiungere un po' di acqua distillata in modo da farlo diventare abbastanza fluido; il liquido dovrà arrivare a pesare 150 gr in tutto.
Sciogliete le scaglie di sapone con il liquido e man mano aggiungete qualche goccia di colorante e di olio essenziale. Continuate a scaldare a fuoco dolce e a mescolare fino a che il composto avrà raggiunto una consistenza omogenea.
A questo punto potete togliere il composto dal pentolino e sistemarlo su un canovaccio. Fate delle palline con le mani o, se avete degli stampini usate quelli.
La cosa importante è che una volta finito le facciate essiccare al sole, all'aria aperta, o cmq in un luogo molto asciutto poichè contiene polpa di frutta e come tutto ciò che contiene "umido" rischia di andare a male. Un rimedio è quello di aggiungere anche 2 gocce di estratto di semi di pompelmo che previene la formazione di muffe e disinfetta alla perfezione.
Se avete la pazienza di separare i semini delle fragole dalla polpa filtrata, potete metterli nel composto ed avrete un sapone scrub!

Saponette di glicerina al profumo di lavanda
250 gr di sapone alla glicerina
mezzo cucchiaino di colorante alimentare blu o viola
acqua qb
10 gocce di o.e. di lavanda
Tagliate il blocco di sapone a pezzi piccoli e scioglieteli a bagnomaria, rimestando continuamente. Per una buona riuscita è meglio metterli a bagnomaria quando l'acqua bolle e farli sciogliere completamente. Aggiungete il colorante alimentare diluito in un cucchiaino d'acqua e amalgamatelo al composto. Togliete dal fuoco, aggiungete l'olio essenziale e rimestate. Versate il sapone liquido negli stampi unti con un po' di olio essenziale. Lasciate raffreddare e solidificare; dopo 4 ore circa togliete le saponette dalle forme.

Sapone al limone
120 g di sapone vegetale in scaglie
90 g di acqua
2 limoni
1/2 cucchiaino di benzoino
essenza di limone
Spremete il succo di un limone, pesatelo e aggiungete l'acqua a poco a poco.
Lavate il secondo limone, grattugiatene la scorza (l'aggiunta di questa è importante per l'abbondante presenza di vitamina C)
Sciogliete le scaglie di sapone con il succo di limone diluito nell'acqua. Aggiungete al sapone sciolto la buccia grattugiata del limone, il benzoino e qualche goccia di essenza di limone. Mescolate e versate in uno stampo di gomma per candele a forma di limone ungendolo prima con un po' di olio di oliva.

Sapone alle erbe
300 gr di sapone di marsiglia o di aleppo
5 gocce di o.e. di lavanda
5 gocce di o.e. di rosmarino (o se preferite di finocchio, limone o verbena)
succo di un limone
erbe: verbena, lavanda, rosmarino, finocchio (tutte ben polverizzate)
Sciogliete il sapone a bagnomaria con il succo di un limone e le erbe. Quando ben sciolto aggiungete gli olii essenziali e togliete dal fuoco. Amalgamate, il composto e v
ersatelo in uno stampo. Oppure aspettate che si intiepidisca tanto da poter essere manipolato, quindi fatene un panetto e lasciate indurire.

Saponi di aleppo alla camomilla
Tutte le proprietà calmanti e lenitive della camomilla sono combinate, in questi originali e delicatissimi saponi, con le virtù emollienti dell'olio d'oliva del sapone di Aleppo, secondo un'antichissima ricetta dell'Asia Mediorientale.Basterà appoggiare i saponi su grandi fiori di tessuto naturale per ottenere un oggetto unico e profumatissimo.
Un pannetto di sapone di Aleppo (E' in vendita nelle erboristirie più fornite)
150 ml di acqua distillata
2 filtri di fiori di camomilla per infusi
Essenza di mandarino
Essenza di arancio dolce
Olio di girasole o di mais
Tela tarlatana sottile bianca o tessuto di garza, cm 20x20 per la saponetta
Portate a ebollizione l'acqua distillata, quindi mettete in infusione i filtri di fiori di camomilla, in modo da ottenere un infuso molto concentrato. Una volta raffreddato, versate, senza mescolare 115 ml di infuso nella pentola per bagnomaria, con 150 g di sapone di Aleppo grattugiato. Lasciate amalgamare il composto a bagnomaria a fuoco basso. Quando il sapone inizia a sciogliersi, mescolate, pian piano con il cucchiaio di legno, sino a ottenere un impasto omogeneo e fluido.
Togliete dal fuoco e profumate con 6-8 gocce di essenza di mandarino e altrettante di arancio dolce. Mettete nuovamente il composto sul fuoco, sempre a bagnomaria, mescolando con cura.
Bagnate una punta del tovagliolo di tessuto con alcune gocce di olio di mais o di girasole, quindi ungete in modo molto leggero gli stampi di plastica, prima di riempirli con il sapone sciolto.
Fate solidificare i saponi per una settimana, quindi toglieteli dagli stampi esercitando una leggera pressione. Tagliate dalla tela tarlatana un fiore dai petali irregolari e appoggiatevi il fiore al centro.


Suggerimenti vari
Provate a impastare di sapone attorno a dello spago: otterrete comodi saponi da appendere dopo l'uso.
Preparate pasta di diversi colori e mescolateli per ottenere un effetto marmorizzato.
Fate una pallina di un colore e incorporatela in pasta di un colore diverso. Potete procedere a strati e avrete una saponetta sorpresa che rivelerà i suoi colori man mano che la userete!


Bagnoschiuma alla "come mi pare"
Comprate del bagnoschiuma neutro in farmacia (quando dico neutro, intendo senza profumazioni e senza additivi come coloranti e altre schifezze)
Travasatene un po' in una bella boccetta trasparente e aggiungete 5 gocce dell'olio essenziale che preferite ogni 50ml di liquido. Potete anche fare delle miscele fiorite, erbose o fruttate, insomma potete sbizzarrirvi. Poi aggiungete facoltativamente un colorante alimentare naturale. Ne esistono molti in commercio, generalmente in drogheria, l'importante è leggere bene di cosa si tratta...
 
Ghiaccioli da doccia
Prendete un po' di bagnoschiuma (o quello del negozio o quello fatto da voi con brillantini, fiori ecc...) e diluitelo con poca acqua (qb). Versate il composto in un sacchetto per fare i ghiaccioli, chiudetelo molto bene e lasciatelo un'oretta nel freezer.
Otterrete dei piccoli ghiacciolini golosi da strofinarvi addosso sotto la doccia (in estate) o da far galleggiare e sciogliere nell'acqua della vasca.

Polvere di pulizia a base di Saponaria
20 gr di fiori di Lavanda macinati a polvere
20 gr  radice polverata di Saponaria.
Si ottiene un detergente schiumogeno naturale che può essere reso più emolliente con 30 gr. di farina di Lino. Lascia la pelle morbida e vellutata. 

Erbe per ogni tipo di pelle (anche per i capelli):
secchi: Radice di lappola, consolida maggiore, rosa, geranio, prezzemolo, fiori di sambuco, altea, salvia, amamelide.
grassi: ortica, limone, menta, fiorrancio, equiseto, melissa, lavanda, rosmarino, abrotano, achillea, ruta.
irritazioni: amamelide, aloe, consolida maggiore, camomilla, lavanda, foglie e fiori di gattaria.

Shampoo
Tenuto conto delle erbe riportate qua sotto, potete scegliere quello che più fa per voi.
 
Procedimento base
Basta prendere un po' di shampoo neutro (in farmacia) e aggiungere un infuso della pianta che più si addice alla vostra cute. Inoltre potete aggiungere come sempre l'olio essenziale che cura il vostro problema.
 
Erbe per capelli:
forfora: radice di lappola, camomilla, timo, piè di gallo, bulbi di aglio e cipolla, prezzemolo, rosmarino, abrotano, ortica.
rinforzante: tiglio, fiorrancio, equiseto, crescione, rosmarino, salvia, ortica, prezzemolo.

 
Se avete un particolare problema chiedetemi pure.



mercoledì 16 febbraio 2011

La lavanda dai mille prodigi

Ecco una pianta che amo e che si può utilizzare per mille motivi: dal profumo alla medicina, dall'armadio alla tavola! Inoltre la lavanda cura tutto perciò se soffri di "..........." (riempire a piacere) allora leggi qui.
"Lavanda" è il gerundivo latino del verbo lavare, infatti per i Greci e i Romani era l’essenza favorita per il bagno e per lavare gli abiti, tanto che il nome deriva proprio da questo uso.
La Lavandula officinalis, è un piccolo arbusto sempreverde e rustico, che a maturità può essere alto oltre un metro. Coltivata per il delizioso profumo delle sue spighe fiorifere, ma decorativa anche per le fitte foglie argentee, la lavanda, cresce spontanea nelle zone collinari.

Raccolta e conservazione
La raccolta è in relazione alla varietà, ma in generale va da giugno-luglio fino a settembre inoltrato. E' importante raccogliere i fiori quando non sono ancora completamente schiusi, nelle ore centrali di giornate asciutte.
I fiori di lavanda essiccati all'ombra si conservano poi in scatole di latta a chiusura ermetica oppure in vasi di vetro ben chiusi.

Proprietà
Ha uno spettro d'azione talmente ampio che non ha un settore specifico: praticamente cura tutto.
Tanto per darvi un'idea, la Lavanda svolge un’azione calmante, purificante, digestiva, tonica, antiemicranica, antireumatica, stimolante e leggermente diuretica; è un ottimo antisettico delle vie uro-genitali.
Cura le contusioni, la faringite, la tosse, la gastrite, la cistite, la leucorrea, l'amenorrea, il vomito e la nausea, l'emicrania, il raffreddore, i dolori nervosi di testa ed i catarri cronici.
L’olio è buon stimolante, e trova un largo impiego nella cura dei dolori reumatici, per curare le vertigini, gli svenimenti e come antisettico nei casi di ferite; per allontanare gli insetti e per profumare unguenti di cattivo odore.
L'o.e. di lavanda può essere aggiunto in concentrazioni minime a creme, tonici e lozioni per curare l'acne e le impurità della pelle. Ha azione antisettica e lenitiva, e riequilibra la secrezione sebacea.

E questa è solo la punta dell'iceberg.


Preparati uso interno

Infuso Generico
Si prepara con 30-40 gr di infiorescenze e foglie per 1 litro d'acqua. Bere 3 tazze al giorno, dolcificante con miele, dopo i pasti.

Infuso
25 gr in mezzo litro d'acqua bollente, 4 tazze al giorno per le affezioni delle vie respiratorie.

Cura per il Mal di testa
Basta versare 5 gocce di o.e. ingeribile di lavanda su una zolletta di zucchero 2 volte al giorno per 20 giorni.

Decotto per la faringite
40 gr in 1 litro d'acqua. Far bollire i fiori di lavanda per 5 minuti, riposare per 10 minuti e filtrare. Bere 3 tazzine di decotto al giorno, lontano dai pasti e con la preparazione rimasta fare gargarismi 3 volte al giorno. Le proprietà antisettiche e cicatrizzanti a decongestionare le prime vie respiratorie.

Miele di lavanda
In genere le lavande sono molto ricercate dalle api per l'abbondante nettare concentrato. Questo miele si pone in una posizione di preferenza per quanto riguarda gli usi curativi, rispetto ad altri mieli.
Può essere assunto come coadiuvante alle cure con i preparati a base di lavanda (soprattutto per quelli fanringei) o per dolcificare i preparati per via interna.
Se non si ha a disposizione il miele originale si può mettere una goccia di o.e. in un cucchiaio di miele classico.

Alito profumato e bocca disinfettata
Fare l'infuso classico di lavanda, aggiungere 1 goccia di o.e. puro di lavanda e lasciar freddare. Si possono fare gargarismi o usarlo come colluttorio.

Calmare gli attacchi d'asma
Dose giornaliera: mettere un po' di lavanda in una tazza d'acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti. Poi filtrare e bere.

Tintura composta antidepressiva
40 ml di lavanda t.m.
20 ml di rosmarino t.m.
20 ml di avena t.m.
Un cucchiaino quando serve.


Preparati uso esterno

Olio Essenziale di lavanda
E' uno dei due/tre olii che si possono utilizzare puri sulla pelle senza rischio di irritazione.
Perché faccia effetto, basta aspirarne poche gocce o sfregarle sulla pelle.
Si usa per lavare ulcere e ferite infette, poiché aiuta a rimarginarle. L'olio essenziale di lavanda è il miglior rimedio per le ustioni, le bruciature e le scottature solari.
Inoltre, grazie al suo potere citofilattico: promuove la formazione di nuove cellule dell'epidermide favorendo, al contempo, la cicatrizzazione.
Per i morsi di serpente e ragni è un potente antiveleno ed agisce in particolare contro quello di vipera.
Per neutralizzare il veleno, basta strofinare alcune gocce d'essenza laddove si sia stati morsicati.
In caso di scottature o ustioni di primo grado non c'è niente di meglio che l'olio essenziale di lavanda; 1 goccia (o più a seconda dei casi o dell'estensione) di essenza pura direttamente sulla zona colpita rimedierà al danno favorendo la ricostruzione della pelle e, nella maggioranza dei casi, eviterà il formarsi della tipica bolla d'acqua.
1 goccia d'olio essenziale di lavanda stillata direttamente sul guanciale favorirà un buon sonno.
Un paio di gocce di o.e. sul guanciale (o sul pigiamino dei piccolissimi irrequieti) ci aiuteranno a prendere sonno.

Lavaggi e impacchi
Si può utilizzare l'infuso per uso interno, oppure prepararne uno più concentrato. Lavare direttamente ulcere e ferite e quindi impregnare con l'infuso una pezza da appoggiare sulla zona malata per 15-30 minuti.

Decotto per la leucorrea
un pugno di fiori in 1 litro di acqua fredda far bollire per 10 minuti e poi aggiungere un altro litro di acqua fredda e filtrare serve per irrigazioni vaginali in caso di perdite.

Fumenti caldi (per le infiammazioni muscolari)
Si preparano con infuso di lavanda o versandoci poi alcune gocce di essenza. Esporre al vapore il collo, le spalle e le ginocchia.

Lozioni e frizioni
Per reumatismi e infiammazioni o come rilassante.
Si possono praticare con alcune gocce di essenza, con olio o con "acqua di lavanda" (vedere il metodo di preparazione più avanti).

Olio d'oliva alla lavanda
Diluire 10 gr di o.e. in 100 gr di olio d'oliva e applicarlo come lozione sulla zona dolorante. Si può preparare anche lasciando macerare 250 gr di pianta secca per 2 settimane in 1 litro d'olio e filtrando il tutto.
Oppure: 4 cucchiai abbondanti di fiori di lavanda appena colti in 150 ml di olio di semi. Mettere a cuocere a bagnomaria per almeno un'ora. Filtrare.

Olio di mandorle alla lavanda
In una boccetta da 100 ml di olio di mandorle aggiungere 10 gocce di o.e. di lavanda.
Quest'olio è molto tonificante, cancella la fatica se spalmato sul corpo come un dopo bagno.

Pediluvio per piedi freddi
Un rimedio efficace per i piedi freddi è un bagno alla lavanda. Preparare un infuso con fiori di lavanda, circa 50 grammi per litro d'acqua. Far intiepidire e aggiungere del sale. Tienere i piedi nel bagno per alcuni minuti e lavarli poi con acqua fredda. Ripetere per due o tre volte.

Sudore di mani e piedi
Se mani e i piedi sudano eccessivamente, può essere utile eseguire ogni sera maniluvi e pediluvi preparati con acqua, nella quale si saranno fatte bollire 10 foglie di salvia e qualche spiga di lavanda. Oppure lavanda e bacche di ginepro schiacciate in parti uguali. La loro azione astringente, infatti, fa contrarre le fibre muscolari e, di conseguenza, anche i pori, riducendo la traspirazione.

Sudore ascellare
Poche gocce di lavanda sotto le ascelle e nelle zone soggette per evitare l’odore acre e forte. L’azione astringente è completata da quella antisettica che impedisce la fermentazione dei batteri.

Lozione anti acne
Fare un infuso con 60 gr di fiori di lavanda in 1 litro d'acqua. Lasciar raffreddare e utilizzare come tonico.

Acqua di lavanda
Versare 30 gr di essenza in 1 litro di alcool a 90°. Dopo aver lasciato riposare la miscela per 24 ore, colarla attraverso un filtro di carta e conservarla in vasi ben chiusi. Se risulta troppo concentrata, è possibile diluirla con acqua.
Si può preparare anche lasciando macerare 250 gr di infiorescenze secche in 1 litro d'alcool per 2 settimane. Trascorso questo tempo, colare il liquido attraverso un filtro di carta e conservarlo in recipienti ben chiusi.
Può essere utilizzata come antireumatico, antinfiammatorio e rilassante, applicandola esternamente con bagni e frizioni.

Tintura
Mettere 10 gr a macerare in 100 ml di alcool a 70° per 15 giorni, in un recipiente chiuso ermeticamente. E' un'ottima acqua da toeletta (magari per purificare la pelle) da usare diluita su un batuffolo di cotone.
Inoltre è antireumatica: applicarne un po' con un batuffolo sulla zona dolorante.

Fiori di Bach: Lavender, Lavande
Assumere per alleviare: stress, disturbi nervosi, accumulo di tensione psichica e fisica.


Usi cosmetici

Tonico per pelli impure
50 ml di aceto di mele in cui diluire 10 gocce di o.e. di lavanda; versare il tutto in altri 50 ml di acqua distillata e agitare bene per favorirne l'ulteriore miscelazione.
Passare quotidianamente sul viso questa lozione purificante.

Gel anti scottature
Miscelare 10 gocce di o.e. in 10 gr di gel di aloe vera e passarlo sulle zone dove la pelle è arrossata.

Bagno anti-cellulite
Far bollire in 1 litro d’acqua 50 gr di fiori di lavanda per 10 minuti, spegnere e lasciar raffreddare; filtrare e aggiungere questo decotto all’acqua del bagno. Rimanere immerse per almeno 15 minuti. Per combattere la cellulite e ammorbidire la pelle.
Lo stesso decotto sotto forma di impacco, è indicato per pelli irritate dal freddo e dal sole.

Infuso diuretico per togliere i chili di troppo
Preparare un infuso usando un cucchiaio di fiori in una tazza di acqua bollente, lasciare infondere 10 minuti, filtrare e bere 3 volte al giorno lontano dai pasti.

Aceto di lavanda
Macerare per un mese in un litro di aceto di vino bianco, 100 gr di fiori di lavanda appassiti per un giorno al sole, profuma l'acqua del bagno e, diluito, rinfresca la pelle delicata dei bambini ed è utile anche per sciacquare il viso dopo la pulizia del mattino: è indicato per le pelli grasse.

Maschera per pelli impure, grasse o acneiche e per cute grassa.
Fare una pappetta con argilla ventilata, infuso di lavanda e poche gocce di essenza di lavanda. Disinfettante, astringente e normalizzante per capelli tendenzialmente grassi.

Tonico per capelli grassi
Macerare per una settimana 20 gr di fiori essiccati di lavanda con 100 ml di alcool a 30°. Filtrare e conservare in un flacone con tappo ermetico. Usare il liquido in gocce per fare frizioni sui capelli grassi ogni volta che si lavano.

Crema alla lavanda
60 gr di olio di oliva
15 gr di cera d'api purissima
qualche goccia di olio essenziale
In un pentolino (più largo che alto) scaldare a bagnomaria un recipiente in vetro resistente al calore con la cera d'api e l'olio. Quando la cera sarà completamente fusa mescolare bene, aggiungere l'olio es. e togliete dal fuoco.
Travasare il fluido in contenitori di vetro (preventivamente sterilizzati con l'acqua bollente) piccoli e a chiusura ermetica.
Porre i vasetti in frigorifero, utilizzare quando la crema si sarà solidificata.
PRECAUZIONI D'USO E CONSERVAZIONE:
- La crema si conserva per circa 30 giorni a temperatura ambiente (tenetela comunque in luogo fresco e con poca luce) e per circa 90 giorni in frigorifero
- lavatevi accuratamente le mani prima di usare la crema oppure utilizzate una spatolina pulitissima (per evitare di inquinarla con i microorganismi presenti sulle mani)
- Alla ricetta base potrete aggiungere oli essenziali specifici per l'uso che volete farne o altri componenti naturali (vedi altre ricette nelle apposite sezioni del sito)
- E' indicata per tutti i tipi di pelle e per tutte le situazioni per cui sia necessaria una crema piuttosto grassa (vedrete comunque che viene assorbita in breve tempo), è ideale per le labbra in inverno e per tutto il viso in montagna.

Per alleviare le irritazioni della pelle sensibile
Preparare un infuso lasciando macerare in acqua calda alcune foglie di menta piperita, fiori di lavanda e fiori di elicriso.
L'infuso, una volta filtrato, si usa per fare impacchi con batuffoli di cotone imbevuti, che devono essere tenuti sul viso per almeno un quarto d'ora, stando distesi e rilassati.
La sensazione di sollievo sarà immediata e gli arrossamenti spariranno.

Saponette di glicerina al profumo di lavanda
mezzo kg di sapone alla glicerina
mezzo cucchiaino di colorante alimentare blu o viola
acqua distillata q.b.
un cucchiaino di o.e. di lavanda
Tagliare il blocco di sapone a pezzi piccoli e scioglierli a bagnomaria, rimestando continuamente. Per una buona riuscita è meglio metterli a bagnomaria quando l'acqua bolle e farli sciogliere completamente. Aggiungere il colorante alimentare diluito in un cucchiaino d'acqua e amalgamarlo al composto. Togliere dal fuoco, aggiungere l'olio essenziale e rimestare. Versare il sapone liquido negli stampi unti con un po' di olio essenziale. Lasciar raffreddare e solidificare; dopo 4 ore circa togliere le saponette dalle forme.

Sali da bagno
In un barattolo di vetro alternare uno strato di sale grosso da cucina a uno strato di fiori di lavanda, fino a riempirlo, e aggiungere qua e là qualche goccia di o.e. Chiudere ermeticamente: dopo un mese i sali saranno pronti per essere sciolti in acqua.

Altri usi
Acqua profumata per biancheria in cotone e lino
10 ml di alcool puro
300 ml di acqua distillata demineralizzata
40 gocce di o.e. di lavanda
Miscelare l'alcool e l'o.e. ed aggiungere la miscela all'acqua distillata nella bottiglia con tappo vaporizzatore (le dosi possono venire ridotte o aumentate in proporzione).
Mescolare bene e lasciar riposare per qualche ora.
E' un'acqua profumata da vaporizzare sulla biancheria (solo di cotone e lino robusti, per evitare danni a tessuti delicati) prima della stiratura.

Contro le formiche
Lavare i pavimenti con l'aceto aromatizzato alla lavanda (come descritto in precedenza e diluito con un po' d'acqua). Basta passare questo detergente per eliminare la scia chimica che le formiche lasciano per ritrovare la strada.

Controindicazioni
Non c'è nessuna controindicazione particolare alle dosi prescritte, eccetto l'ipersensibilità individuale, mentre in dosi elevate può provocare agitazione.
L'assunzione di dosi eccessive di olio essenziale di lavanda possono provocare disturbi a carico dell'apparato digerente e nervoso causando stordimento.
Inoltre qualsiasi preparato a base di lavanda è incompatibile con ferro e iodio. Non assumere insieme a farmaci.

Aromaterapia
In aromaterapia la lavanda è praticamente una panacea, ma il suo maggiore utilizzo riguarda l'equilibrio e la serenità. Inoltre con il solo annusare si possono curare anche alcune malattie.

L'essenza ricavata dalla distillazione di questo piccolo fiore possiede qualità terapeutiche così numerose e potenti che risulta difficile individuare un suo campo d'azione elettivo. E' una vera panacea per qualsiasi male: con la Lavanda non si sbaglia mai. Ha un notevole potere analgesico, antivelenoso ed è capace di stimolare i processi di rigenerazione dei tessuti lesi.
La sua freschezza è quella della pulizia interiore, la sua energia fra yin e yang offre il dono dell'equilibrio, della calma e della chiarezza. Il suo effetto rigenerante sul sistema nervoso è riconosciuto e largamente impiegato in psicoterapia per vincere la paura, la confusione mentale, l'instabilità di stati d'animo, l'isteria. È efficace in caso di insonnia, isterismo, nervosismo, palpitazioni, tachicardie e per tutti i disturbi d'origine nervosa.
Può essere indossata dagli artisti contro il panico da palcoscenico.
L'olio essenziale di lavanda agisce sul sistema nervoso favorendo il rilassamento e regolarizzando la respirazione che, quando si è ansiosi, si fa più rapida e superficiale.
In questi casi si possono fare delle inalazioni a secco con 1 goccia di o.e. su di un fazzoletto da annusare all'occorrenza.
In alternativa, aromatizzate gli ambienti con le apposite lampade o altri diffusori.
In gravidanza la lavanda, l’essenza più versatile, è rilassante, calmante e rigenerante; allevia il dolore del travaglio.

Meditazione e chakra
E' un olio equilibrante.
L’azione di riequilibrio si svolge particolarmente sul sistema dei Chakra, dato che quest'olio aiuta a mantenere i centri di energia superiori ed inferiori in armonia tra di loro. Giova a tutti i chakra, agendo sia per calmarli che per energizzarli. Tuttavia l'affinità più forte è con il 7° Chakra, dove la natura espansiva e risanatrice della Lavanda trova la sua più piena espressione.
L’azione equilibrante/armonizzatrice della Lavanda è inoltre quella di aiutare ad integrare la nostra spiritualità alla vita quotidiana.
L’olio di Lavanda è tra quelli che possono essere vaporizzati nel diffusore per ripulire un ambiente o un edificio da energie negative.

Tintura madre per aromaterapia
Fare un decotto molto concentrato a coperchio chiuso (lasciar bollire una mezz'ora). Filtrare con un filtro di carta e aggiungere pari quantità di alcool a 90° e 5 gocce di o.e. di lavanda.

Curiosità
- Si dice che i guantai di Grasse, in Provenza, che usavano l’olio di lavanda per profumare i loro pellami, fossero immuni dalla peste, tanto questa pianta fosse considerata purificante!

- Il Ballo della Morte (Arma di Taggia - Liguria)
La notte della terza domenica di luglio, vicino a Imperia, la congregazione in onore di Santa Maddalena parte verso un casolare in un bosco in groppa a dei muli, dove trascorrono la notte ballando e cantando, prima però di tornare a casa, due giovani innamorati intraprendono il ballo della morte (la ragazza finge un mancamento e il giovane la fa rinvenire con dei fiori di lavanda, dopo ciò i due ballano cantando “Comedamus et bibamus cras enim morietur”= mangiamo e beviamo insieme in quanto un giorno moriremo.


NOTE
Prima di provare su di voi un rimedio qualsiasi leggete bene la pagina del Disclaimer.
Quando parlo di olii essenziali (o.e.) mi riferisco sempre e comunque ad olii ess. PURI e INGERIBILI (vedi scheda sugli Olii Essenziali)

Olii Essenziali: come sceglierli senza sbagliare

Olii essenziali: come e quando usarli.
Ci sono vari tipi di olii essenziali. I più comuni sono quelli per diffusore: sono o.e. (a volte sintetici e non naturali) diluiti in olii semplici - come jojoba o vinaccioli - che fungono da base; ad esempio una fragranza molto costosa come l’olio e. di rosa in genere viene inserita in un olio che mantiene l’intensità della profumazione (a volte neanche quella) ma non l’efficacia. Gli olii di questo tipo inacidiscono in poco tempo e sono buoni solo per i diffusori, appunto, o per profumare le candele, le cialde di ceramica e gli umidificatori da termosifone. NON vanno utilizzati sulla pelle, nei saponi o nell’acqua per il bagno, i pediluvi, i maniluvi e neanche per l’aromaterapia perché a volte l’olio-base altera la profumazione originale o addirittura può risultare dannoso se di origine sintetica (diffidate dei prodotti sintetici o di quelli orientali senza credenziali e a poco prezzo).

In genere io consiglio senza remore di sorta gli olii essenziali puri, costano di più ovviamente, ma non dovrete mai chiedervi se l’aroma è quello giusto, se potete usarlo sulla pelle, se… se… insomma ci siamo capiti.
Per essere sicuri che stiamo comprando un o.e. puro non basta leggere l’etichetta; infatti il più delle volte gli olii “finti” non riportano tutti gli ingredienti, perciò ecco qualche accorgimento:
innanzi tutto un olio puro costa parecchio, ad es. un olio di rosa o di geranio può tranquillamente arrivare a 20/30 euro. Questo dipende dal fatto che per ottenere un solo grammo di essenza ci vogliono chili e chili di petali.
A volte poi il commerciante furbetto di turno può rifilarvi un estratto di profumo o un'essenza profumata al posto di un olio essenziale. Sono cose diverse! non fatevi fregare.

Sappiate che un olio è davvero puro al 100% quando è ingeribile. Se sull'etichetta c'è scritto che è puro al 100% ma non c'è scritto che è ingeribile allora NON è puro (a meno che non sia olio di cicuta... ^__° ), però è buono per la pelle e per l'aromaterapia.
Con gli olii essenziali puri non ci sono controindicazioni e ci si può fare praticamente tutto! Ecco qualche esempio.
- profumare: sacchetti, armadi, l’acqua del ferro da stiro, l’acqua del bucato, pot pourri, incensi, olii da massaggio, olii idratanti profumati e non, saponette, la cera per fare candele, l’acqua della vasca da bagno, del pediluvio e del maniluvio.
- utilizzarli: in aromaterapia, nell’aerosol, combinare l’aromaterapia alla luce-terapia, saune.
- aggiungerli (solo se ingeribili): negli olii speziati da cucina, nelle ricette, nei rimedi per via orale.

IMPORTANTE: gli o.e. vanno sempre diluiti se si intende usarli sul corpo (sia esternamente, sia internamente). Non bisogna mai utilizzarli puri direttamente sulla pelle o ingerirli così come sono poiché la loro forte concentrazione può dare arrossamenti o irritazioni cutanee.






Vi do un esempio pratico (alla faccia della pubblicità) di quanto siano diversi gli olii ess. in commercio: ho qui sottomano quattro olii differenti.

1) - Olio essenziale Puro alla menta dell'azienda "Erba Vita" (www.erbavita.com) ditta italiana.

Questo è uno di quegli olii che si possono utilizzare per tutto: pot pourri, ricette, rimedi, tisane, olii alimentari, acqua del bagno, diffusori, ecc....
Sull'etichetta c'è scritto: "Prodotto Naturale - Olio essenziale di Menta Pianta Fiorita (Mentha Piperita) - Da consumarsi entro 11/2013 - Azienda con sistema di qualità certificato ISO 9001-2000"
Da notare: c'è la data di scadenza (anche se un o.e. puro non scade mai) ed è molto lunga, se teniamo conto che l'ho comprato nel 2008; e comunque la data di scadenza si applica solo all'ingeribilità, quindi anche se scaduto potete continuare ad usarlo nei diffusori. Questo olio costa intorno agli 8€ (boccetta da 10 ml)
Altrettanto buone sono aziende come la "Dr. Taffi" e la "Erboristeria Magentina".

2) - Olio essenziale al melone dell'azienda "Nectar - Beauty Shop" (azienda inglese).
Non è un olio ingeribile e non è proprio purissimo, ma è un ottimo prodotto per fare aromaterapia e lo si può bruciare o usare sulla pelle (bagni, creme, olii da massaggio...). Fra l'altro non è testato sugli animali. Per 15 ml lo si paga introno ai 6/8€ .
Un'azienda simile, ma italiana, è la "Matilda 1868" (boccetta da 15 ml a 7€)

3) - Olio essenziale alla rosa della
Sunrise Duftol, un'azienda tedesca.
E' uno di quegli olii che si trovano da GeoWorld. Non è un olio puro e non va quindi utilizzato se non nel diffusore (ma io non lo metterei nemmeno lì).
Sull'etichetta c'è scritto: "Avvertenze: Evitare contatto con occhi e mucose, non ingerire. - Descrizione: diluito in acqua può essere utilizzato nei diffusori di casa."
Gli ingredienti che lo compongono sono parecchi ma tutti in tedesco. Cmq questo olio costa intorno ai 4€ (boccetta da 10 ml) e incredibilmente non c'è la data di scadenza, eppure questi olii da diffusore sono poco longevi.

Simili per mediocrità di prodotto sono tutti quegli oli che trovate sulle bancarelle o nei negozi per la casa o per il bricolage.

4) - Olio essenziale al profumo di cotone (una miscela di essenze sintetiche*) dell'azienda "Colonial" (www.colonialcandle.com).
Sull'etichetta c'è scritto: "Non appoggiare su superfici lucide, sintetiche e verniciate. Può provocare REAZIONI ALLERGICHE. Non è per uso alimentare." Mi sembra chiaro che qui siamo lontani dall'olio puro.
Poi ci sono tre eloquenti immagini che descrivono l'utilizzo SOLO per diffusori e pot pourri, inoltre non va aggiunto alla cera delle candele ed è un inquinante per l'ambiente! (e se è inquinante per l'ambiente figuriamoci se può essere inalato...)
Neanche qui c'è la data di scadenza e costa circa 5€ (boccetta da 9 ml).

Aziende simili a questa sono la "Yankie Candles" e tutte quelle che si trovano nei negozi per la casa, vivai, ecc...



*Le essenze sintentiche possono essere di qualsiasi tipo. Certamente sono sintetiche tutte quelle profumazioni che in natura semplicemente... non esistono. Come ad esempio:
- conchiglie, mare, lago, acqua, ecc...
- cotone, lino, fresco, pulito...
- erba tagliata, verde, terra, aria di campagna, bosco...

Ho molti altri olii, ma credo di avervi fatto capire il senso del discorso.
L'unico consiglio che mi sento di darvi a questo punto è: NON comprate gli olii da pochi euro: sono scadenti e, a volte, pericolosi... e buttate via i soldi per nulla. Ricordate sempre: "migliore è la base, migliore è il risultato".





Assenzio: la Fata Verde

Per inaugurare questo nuovissimo blog, ho deciso di parlarvi dell'Assenzio, controversa pianta del passato e tutt'ora poco chiara.
E dato che sono buona, posto anche la ricetta vera per fare la famigerata bevanda dei poeti maledetti.


Che cos’è l’assenzio?
L’assenzio è un distillato verde molto forte che contiene l’erba amara chiamata assenzio maggiore, reso gradevole al palato bevendolo diluito con acqua ghiacciata e zucchero. L’assenzio è stato notato per i suoi potenti effetti e rimane una sostanza vietata in paesi come gli USA, ma è oggi disponibile in Italia ai sensi delle leggi dell’Unione Europea.*
L’assenzio venne alla ribalta nel XIX secolo come una bevanda culturale decantata nei caffè francesi, la scelta preferita di artisti e poeti famosi (Hemingway, Van Gogh, Picasso, Toulouse-Lautrec, Oscar Wilde) che la bevevano per trovarvi ispirazione ed era spesso usata anche come soggetto delle loro opere.
Per molti anni l’assenzio fu considerato una minaccia seria per il settore vinicolo in Francia!
Nel 1910 furono venduti in Francia trentasei milioni di litri di assenzio. Le cifre di vendita annuali salirono a duecentoventi milioni di litri nel 1912, ma entro il 1915 tale cifra crollò a zero, poiché l’assenzio divenne una sostanza proibita.

* In conformità con il decreto legislativo DL 25.01.92 N. 107


Dove nasce l'equivoco

Fino ad oggi l’assenzio è ancora illegale in paesi come gli USA. Ma che cos’ha quindi l’assenzio che lo ha reso così adorato e temuto allo stesso tempo? L’ingrediente essenziale è un’erba nota comunemente col nome di assenzio maggiore (Artemisia absinthium).

Lasciando da parte del tutto gli impieghi medicinali storici dell’assenzio, esso contiene una sostanza chimica chiamata tujone, che è molto simile alla sostanza chimica attiva nella canapa indiana, THC (tetraidrocannabinolo). Analisi effettuate da scienziati negli anni ‘60 e ’70 mostrano che quest’affinità non è una coincidenza. Entrambe le sostanze chimiche sono terpenoidi. Ciò significa che sia tujone sia THC esercitano i loro agenti psicotomimetici interagendo con un recettore comune nel sistema nervoso centrale, afferma lo scienziato J del Castillo scrivendo un articolo sulle affinità tra gli effetti psicologici attributi all’assenzio e  a quelli della marijuana (rivista Nature, 31 gennaio 1975).

Oggigiorno, il tujone è una sostanza controllata nell’ambito dell’Unione Europea. Il contenuto di tujone nell’Assenzio La Fée rientra in questi parametri legali ma paragonabili a livelli comunemente rilevati nell’assenzio del XIX secolo.

In breve tutto questo significa che un vero assenzio che contiene assenzio maggiore (Artemisia absinthium) offre un’esperienza diversa da quella di una ubriacatura.

Nda: l'Artemisia absinthium è facilmente reperibile nelle erboristerie più fornite.



Assenzio (Artemisia absinthium)
Habitat e caratteristicheHabitat: terreni aridi soleggiati dal piano alla zona submontana.
È una pianta diffusissima lungo i muri, tra i sassi, nei luoghi aridi sia montani che di pianura. Fiorisce da maggio a settembre con grappoli minuti di fiorellini gialli e sono, appunto, questi rametti in fiore, essiccati accuratamente all’ombra, che costituiscono la parte propriamente medicinale.
Come pianta fortemente marziale, è afrodisiaca e uno dei più potenti tonico-stimolanti per tutti gli organi.


 
 
Proprietà
L’assenzio è considerato il principe degli amari e, grazie alle particolari essenze contenute, è ritenuto una pianta tonica, stomatica, febbrifuga e diuretica.
È sempre stato molto ricercato fin dall’antichità ed ancora oggi è usato nella preparazione di tutti gli aperitivi a base amarognola.
L’assenzio, oltre che aperitivo, è pure diuretico, essendo ricco di quei sali di potassio che hanno un’azione energica sui reni; è un ottimo tonico ed ha una decisa azione vermifuga.


Preparati

Infuso tonico e/o vermifugo
Si versa un litro di acqua bollente su due cucchiai d’assenzio, lasciando riposare per dieci minuti, poi si filtra.
Da prendersi ogni mattina a digiuno nella misura di un bicchiere.

Infuso super-sveglia!
Per chi si sente stanco e svogliato, metta ogni sera un pizzico di fiori di assenzio in una tazza di acqua bollente, lo lasci a macero l’intera notte, e lo beva al mattino completamente digiuni.

Vino d'assenzio #1
Stimola l’appetito e favorisce una facile digestione.
Si prepara mettendo una manciata di fiori di assenzio in un litro di vino bianco o rosso al quale sia stato aggiunto un bicchiere di grappa. Si lascia macerare per una settimana, si filtra e se ne prende un bicchierino prima e dopo i pasti.

Vino d'assenzio #2
Un vino aperitivo-digestivo si ottiene facendo macerare, per 1 giorno, una manciata di pianta tagliuzzata in 4O grammi di alcool. Si aggiunge 1 litro di vino bianco e si sbatte, da 3 a 5 volte al giorno, per una settimana.

Elisir di eterna giovinezza
In 700 gr di alcool puro mettere a macerare per un mese:
30 gr di fiori d’assenzio
20 gr di radice di genziana
20 gr di centaurea
20 gr di scorza di arancio amaro
15 gr di rabarbaro cinese
3 gr di aloe
Dopo il mese di macerazione, colare molto accuratamente e spremendo forte, aggiungendo al tutto mezzo litro di vino bianco. La cura per giungere … all’eterna giovinezza consiste nel sorseggiare ogni mattina, a digiuno, un bicchierino di questo amaro veramente amaro!


Altri rimedi

- Per calmare nausea e vomito, si può prendere l'infuso di 1 manciata di assenzio in 1 bicchiere d' acqua fredda.
- Contro la febbre è indicato il decotto ottenuto facendo bollire, per 2O minuti, una manciatina in 1 litro di acqua.
- Nelle digestioni difficili basta mettere 1 rametto di assenzio in 1 litro di vino zuccherato oppure preparare il vino, lasciando a macero, per 4O giorni in 1 litro di vino bianco, 2 o 3 rametti di assenzio, 3 etti di zucchero, 1 etto di alcol a 95°; quindi si filtra. Un vino aperitivo-digestivo si ottiene facendo macerare, per 1 giorno, una manciata di pianta tagliuzzata in 4O grammi di alcool. Si aggiunge 1 litro di vino bianco e si sbatte, da 3 a 5 volte al giorno, per l settimana.
- In caso di affezioni biliari ed eccesso di suco grastrico, si può anche far macerare una manciata di sommità fiorite in 1 litro di vino bianco; dopo i pasti è usato come digestivo.
- La tintura è indicata nell'inappetenza, presa nella dose di l bicchierino prima dei pasti e, nella dose di 5 gocce, 4 volte al giorno, per i dolori ai reni, alla vescica e nelle ostruzioni.
- La tintura si prepara con 4O grammi di acquavite, 4O grammi di foglie e fiori essiccati, lasciati macerare per 5 giorni; si aggiunge l litro di vino bianco secco e si lascia macerare per altri 5 giorni;  dopo di che si filtra.
- Un tempo chi aveva mal di denti, schiacciava nel buco del dente cariato un po' di foglie e fiori di assenzio.


Liquori all'Assenzio
(Nota: questi sono liquori ottenuti per macerazione, non per distillazione, visto che in Italia la distillazione fatta in casa è illegale)

Grappa d'Assenzio
1,5 litri di grappa secca
20 g di miele vergine
10 g di assenzio
1 noce moscata
3 g di legno quassio.
Ponete l’assenzio e il legno quassio a macerare con la grappa in un vaso ermetico. Al quarto giorno aggiungete la noce moscata e all’ottavo giorno il miele. Lasciate riposare per 2 settimane, rimestando di tanto in tanto, quindi filtrate.
Si consuma come ottimo aperitivo o digestivo.

Liquore d'assenzio (ricetta originale)
400 g di alcol a 95°
400 g d’acqua
300 g di zucchero
45 g di anice
40 g di finocchio
15 g di coriandolo
10 g di assenzio
3,5 g di menta piperita.
Aggiungete lo zucchero e l’acqua, amalgamate il tutto rimestando bene e lasciate riposare un giorno. Filtrate e imbottigliate chiudendo con la ceralacca. Dopo 6 mesi il liquore sarà pronto per essere sorbito come ottimo aperitivo ed eccellente digestivo. Mezzo bicchierino al dì prima o dopo i pasti.
Se corrisponde al vero il detto popolare che “più un’erba è amara tanto più è salutare”, allora state tranquilli: di erbe amare come l’assenzio non ce ne sono. Pestate le spezie nel mortaio e ponetele a macerare con l’alcol in un vaso chiuso per una decina di giorni.


La ricetta maledetta
A titolo di esempio.
"Si metta un cucchiaio forato appoggiato sopra ad un bicchiere. Si ponga un cubetto di zucchero al di sopra del cucchiaio e si versino su di esso 3 gocce di laudano* dopodiché si faccia sciogliere il cubetto versandoci sopra il liquore d'assenzio."

Avvertenze!
*Il laudano è un preparato derivato dall'oppio che veniva utilizzato in passato come analgesico. Nell'oppio vi sono però numerosi altri principi attivi oltre alla morfina, alcuni dei quali molto tossici, per questo motivo il laudano è oggi vivamente sconsigliato anche in medicina.

Attenzione
L'olio essenziale di assenzio non distillato contiene una sostanza chiamata absintolo, la quale è un epilettico (e può causare disturbi renali) in dosi elevate.
L'assenzio, più in generale, è sconsigliato a chi fa uso di sostanze stupefacenti, alle donne in gravidanza o che allattano e a chi soffre di gastrite.


Come servirlo

Tradizionale
Versate una dose di Assenzio in un bicchiere.
Ponete un cucchiaino forato per Assenzio sul bicchiere e sistemate una zolletta di zucchero sul cucchiaio.
Fate gocciolare da sei ad otto parti di acqua ghiacciata attraverso lo zucchero nell’assenzio.
Mescolate la miscela. L’effetto nebuloso è noto col nome di la ‘louche.’ La vostra bevanda è ora pronta.

Bohemienne
Affogate una zolletta in una dose di Assenzio.
Date fuoco allo zucchero e lasciatelo bruciare in modo che formi delle bollicine e diventi caramellato.
Versate lo zucchero fuso e mescolate
Aggiungete all’assenzio una parte uguale di acqua.
L’Aggiunta di acqua dovrebbe estinguere eventuali fiamme nel bicchiere, in caso contrario coprite il bicchiere per spegnere le fiamme prima di servire.


L’opinione di Oscar Wilde

"Un bicchiere di assenzio è poetico come qualsiasi altra cosa al mondo. Qual è la differenza tra un bicchiere di assenzio e un tramonto?"

Oscar Wilde
Drammaturgo britannico e bon vivant (1854-1900)




__________________________________________________________________________





E con questo primo post parte finalmente Herberia del Corso. Questo nuovo blog, nato dalle ceneri dell'Erbario, vi porterà a scoprire tantissime cose sulla cosmesi fai-da-te, sulle proprietà delle piante, sugli aromi più adatti alla psiche e molto altro.

Benvenuti!