sabato 10 dicembre 2011

Tradizioni erboristiche del Natale / Yule

Per questo ultimo post prima delle feste ho pensato di preparare una piccola scheda sulle piante che tradizionalmente si usano in questo periodo e le motivazioni storico-folkloristiche.


L'albero di Natale
Generalmente è il pino (e non l'abete); anticamente esso rappresentava il Dio-Sole che tornava alla vita, e nei culti indoeuropei era abitudine addobbarlo con offerte di frutta, pagnotte, simboli e sonagli in modo da propiziare l'abbondanza per l'anno a venire.



Ceppo natalizio
Anche questa tradizione nasce dalle antiche religioni precristiane. La sera prima del solstizio invernale si accendeva un grande falò con ceppi di pino per richiamare la forza del Sole che con il solstizio tornava a crescere nei cieli. Ogni abitante del villaggio portava a casa un tizzone per accendere il fuoco sacro in casa propria affinché fosse benedetta. Una volta spento il fuoco il tizzone bruciato veniva conservato dietro la porta d'ingresso fino all'anno successivo. Quello che rimane di questa antica tradizione è comunque un buonissimo dolce!

Il Vischio
L'abitudine di baciarsi sotto al vischio è l'ultima vestigia del significato più profondo di procreazione. Infatti presso i popoli Celti il vischio veniva considerato lo sperma degli Dèi. Il Druido aveva il sacro compito di tagliare un ramo di vischio dalla quercia su cui cresceva con un falcetto d'oro; il vischio non doveva toccare terra e veniva utilizzato durante le cerimonie invernali per Yule.






L'Agrifoglio
Questa pianta rappresentava anticamente uno dei due "Re dell'anno", ovvero i due solstizi. Il Re Agrifoglio vinceva sul Re Quercia in occasione del solstizio estivo e reggeva il trono per tutta la metà dell'anno in cui il sole "scende" verso l'orizzionte. Durante il solstziio invernale, invece, era il Re Quercia a vincere e a regnare per i sei mesi in cui il sole "viaggia" verso nord.



La Poisettia o Stella di Natale
Come molti sanno il suo colore rosso è ottenuto tenendo le piantine al buio per tutto l'autunno, poiché a dicembre il colore vira naturalmente verso il bianco. Inoltre non è il fiore ad essere rosso, bensì le foglie. La sua forma, che ricorda quella di una stella, è stata la fortuna di questa pianta scelta per rappresentare la più famosa "stella cometa" natalizia.




Oro, incenso e mirra
Tutti sappiamo cosa portarono i Magi, ma - sorpresa - l'oro non era affatto il prezioso metallo. A pensarci bene cosa c'entrava un metallo con due resine? E infatti anche l'oro era una resina, chiamata così per il suo colore giallo-arancio. Inoltre, anticamente, era consuetudine portare in dono agli Dèi le resine profumate da bruciare nei templi, affinché il soave aroma giungesse ad essi attraverso i cieli.




Crediti d'immagine
Albero di Natale: tempolibero.blogosfere.it
Ceppo di Natale: giallozafferano.it
Vischio: verdepomodoro.blogspot.com
Agrifoglio: giardino-piante-fiori.lacasagiusta.it
Poinsettia: en.wikipedia.org/wiki/File:Flower_poinsettia_D2.jpg
Oro, Incenso e Mirra: di mia appartenenza

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